“Questa di oggi pomeriggio vuole essere semplicemente una festa, un conoscersi, vuole essere semplicemente uno scambiarsi le diverse esperienze di accoglienza dei migranti attive nel nostro territorio diocesano”. Queste le parole introduttive di Giuseppe Magnanelli, dell’Ufficio diocesano Migrantes, domenica 26 febbraio presso la bocciofila di San Cristoforo, in occasione della “Festa dell’accoglienza per i fratelli migranti” organizzata in collaborazione con la Caritas diocesana. A prendere subito la parola, per dare il benvenuto ai tantissimi intervenuti, don Vincenzo Solazzi direttore dell’Ufficio diocesano Migranti e itineranti. “Un saluto affettuoso a tutti, in particolare ai nostri fratelli e sorelle immigrati ospiti nelle diverse realtà della Diocesi, grazie di essere qui con noi”. Presente alla festa anche il coordinatore dell’Ambito Sociale VI, Riccardo Borini, che ha sottolineato come quest’evento è una vera e proficua occasione di conoscenza e scambio in un momento storico dov’è difficile parlare d’integrazione. Ha proseguito poi: “Fano rende visibile che accogliere è possibile, che accogliere conviene”. A conclusione del suo intervento ha posto un interrogativo “Cosa lascia in noi cittadini il passaggio di questi nostri amici immigrati?”. “Io credo che la città di Fano è capace di accogliere, è capace di buona accoglienza”. Queste le parole dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Fano Marina Bargnesi che in prima persona sostiene le case di accoglienza presenti nel territorio.
A seguire hanno preso la parola le diverse realtà che si occupano di migranti: la Caritas diocesana che, attraverso il progetto “Rifugiato a casa mia”, accoglie cinque immigrati presso alcune famiglie o parrocchie della Diocesi, i corridoi umanitari che prevedono l’accoglienza di famiglie proveniente dalla Siria che sono ospitate in appartamenti messi a disposizione dalle parrocchie di San Cristoforo, San Pio X e della Santa Famiglia, la scuola d’italiano per stranieri “Parliamoci” costituita da professoresse volontarie, Casa Anna dell’associazione PASCI che, in un appartamento a Cuccurano, accoglie giovani immigrati usciti dai Centri di Accoglienza Straordinaria accompagnandoli verso una propria indipendenza sociale ed economica, la cooperativa Utopia che accoglie minori stranieri non accompagnati e altre differenti accoglienze garantite da altre parrocchie della Diocesi. Infine, prima del momento conviviale conclusivo, ha preso la parola don Mauro Bargnesi parroco di San Cristoforo che da alcune settimane sta accogliendo una famiglia siriana. “Sto accogliendo questa famiglia siriana ed è un grande dono per me e per tutta la comunità parrocchiale” – così ha concluso, ringraziando tutti i presenti.
Michele Montanari