Con l’inizio del nuovo anno sarà avviato il progetto “infermieri di famiglia”, convenzionato tra il Comune di Pesaro (quartiere quinto), le associazioni Anteas e Asur. Un servizio atto a fornire interventi infermieristici in aiuto a persone fragili e prive di rete famigliare. L’idea è di Claudio Salucci, presidente del quartiere quinto; “Entrando nelle case mi sono reso conto delle difficoltà di alcune persone bisognose rimaste sole. Da qui la nascita di questo progetto che mi rende particolarmente orgoglioso.” L’assessore alla solidarietà Sara Mengucci spiega l’importanza di questo servizio “Un progetto che sosteniamo con convinzione per il valore intrinseco di cultura e solidarietà che rappresenta, ma anche per il carattere di forte innovazione sociale che introduce nella realtà sanitaria sociale. Siamo i primi in regione a istruire questa figura importantissima.”
I vari interventi resi a domicilio alle persone bisognose saranno gratuiti. I destinatari verranno individuati su segnalazione dei medici di medicina generale. Le tipologie assistenziali sono: condizioni o rischio di non autosufficienza, limitazione della deambulazione, presenza di patologie croniche, rischio di emarginazione sociale e particolari condizioni di rilevanza sociale e monitoraggio di terapie continuative. Il cittadino potrà segnalare situazioni di emergenza al quartiere.Massimo Ragni, infermiere professionista, spiega come spesso il suo mestiere venga sottovalutato, trattandosi invece di un ruolo in costante aggiornamento. Ad oggi sta frequentando un master per fornire una base metodologica alla nuova figura del volontario chiamato ad occuparsi di queste persone bisognose. Gli infermieri opereranno a stretto contatto con il medico di famiglia e saranno volontari coordinati dall’associazione Anteas. L’obiettivo principale: “far star bene la gente”.
L’auspicio del progetto “infermieri di famiglia” è quello di riuscire ad allargare l’iniziativa ad altri quartieri.