«ATTEGGIAMENTO PUNITIVO DELLA REGIONE» MA PESARESI PRONTI AD UNA SOTTOSCRIZIONE PUBBLICA
La Fondazione di Sgarbi “colpita al cuore” dalle Istituzioni
PESARO – Ha convocato tutti i giornalisti del territorio nella sala rossa del Comune per “Comunicazioni importanti alla cittadinanza e alle istituzioni”. Si era subito intuito che il messaggio avrebbe avuto un effetto dirompente e così è stato. Parole forti e chiare a chi fino ad ora ha fatto orecchie da mercante mettendo a rischio la salute di tanti cittadini. Un discorso appassionato quello di Ernesto Sgarbi, il noto cardiologo che a Pesaro non solo «ha dato l’anima ma anche una cardiologia di alto profilo stimata in tutt’Italia».
Oggi la “Fondazione per la lotta contro l’infarto” Onlus rischia di cessare la sua attività dopo ben 26 anni di servizio sul campo. E questo perché Area Vasta n. 1 e Regione Marche si stanno da mesi rimpallando responsabilità sul rinnovo dei contributi ad una fondazione che a Pesaro svolge un ruolo insostituibile sul fronte della medicina preventiva. Basti pensare che solo negli ultimi anni, su 40mila cittadini e 10mila studenti seguiti dalla Fondazione, la colesterolemia è passata da una media di 226 mg% a 182 mg%; la pressione arteriosa è scesa del 24,7%; ridotto il numero dei fumatori al 16% contro il 24% della media italiana e ridotta la recidiva infartuale a cifre decisamente inferiori rispetto alla media nazionale. Dati che hanno consentito a Pesaro di essere classificata dall’Organizzazione mondiale della sanità tra le “città sane”.
E Pesaro rischia nel giro di pochi mesi di perdere questa eccellenza che, tra l’altro, consente di risparmiare costi sociali enormi. Lo scorso febbraio è già cessata la collaborazione con la cardiologia ospedaliera. La Fondazione di Sgarbi basa la gran parte della sua attività sul volontariato (30 persone tra cui 10 infermieri) per questo vanta un bilancio minimale con costi che si attestano intorno ai 130mila Euro all’anno. E visto che assiste 2mila persone si tratta di una spesa pro-capite di appena 66 Euro annui, vale a dire il 9% del costo di un solo giorno di ricovero ospedaliero. Nonostante tale evidenza statistica, per la Regione Marche la medicina preventiva cardiologica non pare essere una priorità. «Un atteggiamento punitivo della Regione – dice Sgarbi – nei confronti della Fondazione ma anche della mia persona».
Ma visto che le istituzioni (almeno fino a questa uscita pubblica) non hanno intenzione di investire in questa direzione, Sgarbi ha pensato di rivolgersi direttamente ai cittadini, sensibili come la signora Mochi che ha riservato un lascito testamentario di ben 270mila Euro. La parola passerà così ai pesaresi per una sottoscrizione pubblica. Per sostenere l’iniziativa battezzata “Il cuore in mano” è possibile effettuare donazioni detraibili fiscalmente sui seguenti c/c bancari: Banca delle Marche IBAN IT67O0605513303000000002724 // Intesa Sanpaolo – IBAN: IT 96 N 030 6913 3061 0000 0003 020 // Banca di Pesaro IBAN IT77IO882613308000110162306 // C/C Postale 71550479 – Fondazione Lotta Infarto-Onlus Via Petrarca 18/a Pesaro Tel 0721/54221 – cell 334-6817754 – info@lottainfartops.it oppure direzione@lottainfartops.it
Roberto Mazzoli