SUCCEDE A DON STEFANO BRIZI A GABICCE MARE E PONTE TAVOLLO
Padre Florin nuovo amministratore parrocchiale
Nell’Unità Pastorale che comprende le parrocchie di Santa Maria Annunziata in Ponte Tavollo e di Maria SS. Immacolata in Gabicce Mare, è stato nominato un nuovo amministratore parrocchiale. Lo ha presentato alle due comunità l’Arcivescovo Piero Coccia, durante le concelebrazioni eucaristiche svoltesi rispettivamente sabato 7 e domenica 8 marzo, alla presenza anche delle autorità civili.
Si tratta di padre Florin Bogdan, nato trentotto anni fa a Bacau in Romania, terra dove si è sviluppata una giovane e fiorente realtà francescana: entrato nell’Ordine dei Frati Minori Conventuali della provincia di San Giuseppe e ordinato sacerdote nel 2002, ha esercitato l’attività pastorale sia nella chiesa rumena che in alcune diocesi italiane.
“Quando il mio provinciale mi ha chiesto di venire a Gabicce Mare – ha detto padre Florin – ho accettato, consapevole di rispondere, con quel “sì”, non tanto al mio superiore quanto al Signore che mi chiamava. Sono venuto con la mia giovinezza e la mia disponibilità, desideroso di vivere, insieme ai padri Petrut e Ireneo, il nostro carisma sempre al servizio di Gesù Cristo”.
Al saluto di padre Florin ha fatto eco quello dei parrocchiani, i quali, dopo aver ringraziato don Stefano Brizi per la carità e l’amore con cui ha guidato per un anno la loro comunità, hanno espresso sincera gratitudine al nuovo amministratore per aver accettato la guida dell’Unità Pastorale, assicurandogli piena collaborazione nell’ ”annunciare il Vangelo di Gesù con coerenza, nel testimoniare, pur con tanti limiti, quella comunione che scaturisce dal seno della Trinità e nell’essere segno di speranza e di accoglienza non solo per le famiglie e le persone del territorio, ma anche per tutti i turisti che nel periodo estivo frequentano numerosi la chiesa”.
Ma è stato soprattutto l’Arcivescovo a rivolgere la sua “personale, profonda e motivata” riconoscenza a don Stefano, a padre Florin, agli altri padri rumeni e al diacono Leonardo, che insieme condivideranno la responsabilità dell’Unità Pastorale.
Nella Chiesa – ha detto poi riferendosi alla liturgia, maestra di vita per il credente – il rapporto tra l’uomo e Dio è un rapporto concreto, “fisico”, tangibile. Il Dio rivelato non è un’elaborazione della mente come il Dio dei filosofi, non è un’entità astratta, un’idea. E’ un Dio “personale”, che si mette in rapporto con gli uomini attraverso fatti concreti: un Dio che si fa vedere, sentire, toccare. Attraverso Mosè dona al suo popolo un Codice di Leggi contenente indicazioni concrete di vita. Con Gesù manda segni straordinari, fino al più imprevedibile: la resurrezione.
Dio in questo modo rispetta la natura dell’uomo, che non è puro spirito o sola vita “interiore”, ma anche corpo e ha bisogno, per credere, di segni concreti, constatabili, verificabili.
La Chiesa, nella sua storia millenaria – ha aggiunto Mons. Coccia – non ha solo “annunciato” il Signore, ma lo ha anche “incarnato”, lo ha reso incontrabile, attraverso luoghi, gesti, persone.
L’Arcivescovo ha dunque augurato, particolarmente a padre Florin, di rendere incontrabile il Signore in un territorio non immune da problemi, ma anche ricco di risorse.
Tutta l’arcidiocesi si unisce alla gioia dei parrocchiani di Ponte Tavollo e di Gabicce Mare, facendo proprie le loro parole: “Carissimo padre Florin, conta sulla nostra costante preghiera e benvenuto fra noi”.
Paola Campanini