URBINO – Giovedì scorso 16 gennaio, durante il ritiro mensile del clero diocesano al Santuario del Pelingo, l’arcivescovo mons. Giovanni Tani ha reso nota ai sacerdoti presenti all’incontro la nascita della “Fondazione Comunità di Caresto”. Si è giunti a questo risultato – che per altro costituisce altresì l’inizio di un nuovo cammino – dopo un percorso durato più di due anni, di cui si è fatto promotore e garante lo stesso Arcivescovo. «Dopo lunghe riflessioni, contatti, ascolto di persone coinvolte nella realtà di Caresto – ha affermato mons. Tani – dopo aver constatato e sentito che le attività svolte a Caresto risultano utili per il cammino di non poche coppie, in Italia e all’estero; vista la disponibilità di portare avanti queste attività in un rapporto di comunione con la Diocesi, in primis da parte di don Piero Pasquini, ma anche degli altri componenti della Comunità, ho iniziato un percorso per far sì che Caresto superasse alcune criticità in cui si trovava, un percorso che non prevedesse semplicemente la continuità, ma anche un certo rinnovamento, una certa riformulazione. Il tutto al fine di superare una situazione che si andava cristallizzando sempre più, con grave riflesso negativo sulle persone e sulla comunità diocesana».
A tal fine «ho tenuto al corrente dei vari passaggi i moderatori delle Unità Pastorali ed ho fatto partecipi gli uffici competenti della CEI del cammino che si stava svolgendo. C’è stato alla CEI, con i responsabili degli uffici legali, un incontro per informarli sulla linea intrapresa e in seguito agli stessi è stato fatto conoscere il documento che si era prodotto. Il tutto si è svolto con l’aiuto di due legali, uno per parte della Comunità di Caresto e l’altro per parte della Diocesi. Così si è giunti di comune accordo a dare inizio a una Fondazione che con le leggi civili e i suoi statuti propri dia a Caresto una configurazione ben precisa nelle finalità, nei mezzi, negli organi di funzionamento e di controllo.
Il 30 dicembre 2013 è stata costituita davanti al Notaio la “Fondazione Comunità di Caresto”; essa nasce per aiutare le famiglie, riscoprendo la loro essenza e spiritualità, ad essere protagoniste nella Chiesa di oggi e nella società. Possono farvi parte famiglie, consacrati, singole persone, anche viventi in luoghi e zone differenti, purché desiderosi e disponibili al servizio. E ciò in uno stile di crescente corresponsabilità tra sacerdoti e laici, nello spirito del Concilio Vaticano II».
«La Fondazione – ha sottolineato l’Arcivescovo citando l’Articolo 3 dello statuto riguardante gli scopi – si ispira al messaggio evangelico in armonia con il Magistero; collabora con le varie realtà interessate, con la Chiesa Cattolica in generale e con la Arcidiocesi di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado in particolare; favorendo l’organizzazione di iniziative benefiche ed apostoliche, opere di carità e di evangelizzazione, in qualsiasi forma esercitate, prevalentemente rivolte alle famiglie».
Mons. Tani ha concluso la sua comunicazione affermando una concreta opportunità, salutata dai presenti con soddisfazione e compiacimento: «Fin d’ora la realtà di Caresto è una possibilità aperta alle comunità cristiane della nostra diocesi e di tutte le diocesi».
Don Andreas Fassa
6 commenti
Come ho avuto modo di dire personalmente a Mons. Tani, sono molto contenta che finalmente la realtà di Caresto sia pienamente rientrata nell’alveo della Chiesa, sotto l’autorità e la responsabilità della Diocesi di Urbino. Ciò che chiese e cercò di ottenere invano il precedente Vescovo, Mons. Francesco Marinelli ormai quasi 10 anni fa.
L’esperienza di Caresto per chi l’ha vissuta dentro – come nel mio caso(ne ho fatto formalmente parte dal 1988 al 2001) – o molto da vicino, ha costituito una preoccupazione e spesso una sofferenza proprio per questo suo proporsi e proclamarsi originale, autonoma, completamente scollata dal vincolo con l’autorità della Chiesa e del tutto autoreferenziale. Caratteristiche estranee all’esperienza cristiana, di per se.
Non posso che felicitarmi per questo positivo esito del lavoro svolto da Mons.Tani, che poi altro non è che un inizio di un nuovo cammino per Caresto.
La ringraziamo del gentile commento. A noi comunque risultava arrivato anche il messaggio a nome Ornella Carciani, che forse lei non riusciva a visualizzare: a volte WordPress, il motore con cui è fatto questo sito, dà dei problemi di questo tipo…
Ovviamente siamo lieti anche noi della positiva risoluzione e del “nuovo inizio” per Caresto.
Grazie per averci letto e continui a seguirci!
La Redazione di Urbino
La ringraziamo del gentile commento. A noi comunque risultava arrivato anche il messaggio a nome Ornella Carciani, che forse lei non riusciva a visualizzare: a volte WordPress, il motore con cui è fatto questo sito, dà dei problemi di questo tipo…
Ovviamente siamo lieti anche noi della positiva risoluzione e del “nuovo inizio” per Caresto.
Grazie per averci letto e continui a seguirci!
La Redazione di Urbino
Come ho avuto modo di dire personalmente a Mons. Tani, sono molto contenta che finalmente la realtà di Caresto sia pienamente rientrata nell’alveo della Chiesa, sotto l’autorità e la responsabilità della Diocesi di Urbino. Ciò che chiese e cercò di ottenere invano il precedente Vescovo, Mons. Francesco Marinelli ormai quasi 10 anni fa.
L’esperienza di Caresto per chi l’ha vissuta dentro – come nel mio caso(ne ho fatto formalmente parte dal 1988 al 2001) – o molto da vicino, ha costituito una preoccupazione e spesso una sofferenza proprio per questo suo proporsi e proclamarsi originale, autonoma, completamente scollata dal vincolo con l’autorità della Chiesa e del tutto autoreferenziale. Caratteristiche estranee all’esperienza cristiana, di per se.
Non posso che felicitarmi per questo positivo esito del lavoro svolto da Mons.Tani, che poi altro non è che un inizio di un nuovo cammino per Caresto.
Chiedo scusa per il nome ma il form non accettava il commento con il mio vero nome, Ornella Carciani. Censura casuale, immagino.E’ la prima volta che accedo a questa pagina.
La ringraziamo del gentile commento. A noi comunque risultava arrivato anche il messaggio a nome Ornella Carciani, che forse lei non riusciva a visualizzare: a volte WordPress, il motore con cui è fatto questo sito, dà dei problemi di questo tipo…
Ovviamente siamo lieti anche noi della positiva risoluzione e del “nuovo inizio” per Caresto.
Grazie per averci letto e continui a seguirci!
La Redazione di Urbino