“Matrimonio gay” grande problema! Soprattutto difficile a capirne le ragioni. Gli argomenti si attorcigliano, raramente si confrontano e, se entrano nel dibattito, scadono nella politica. Così in Francia viene usato come stretta elettorale, così negli USA più subdolamente, viene votata dal Parlamento la nota sentenza della Corte suprema in materia. Tutto serve a forzare l’opinione pubblica. Secondo il noto giurista D’Agostino, chi ritiene che sia giunto il momento di allargare i confini del “matrimonio tradizionale”, onde evitare eventuali discriminazioni, non considera che non ci sono diritti di cui gli omosessuali, come persone, non godano. Ma tutelare questi diritti sul piano della coppia genitoriale, ce n’è dello spazio. Fra l’altro non li avvantaggia se non dal punto di vista dell’immagine, e per di più effimera, in quanto basati, per certi versi, su una finzione giuridica, giacché in realtà fisiologicamente, biologicamente, socialmente e perfino nel linguaggio vengono smentiti.
Sono indicazioni che vengono dal passato, a fronte di un futuro che non promette tanto. L’esatta conoscenza della realtà non discrimina ma distingue cosa da cosa, circostanza da circostanza, aiuta semmai a conoscere se stessi e a stabilire la propria identità.
In una società civile che va oltre il post moderno, irretita da un anticlericalismo laicista ed agnostico, che teme la verità come la peste, difficilmente potrà recepire la grande rivoluzione di pensiero, operato da Gesù di Nazareth, laddove annuncia “la verità vi farà liberi”. Non potrà far altro che far scadere il “grande problema” sul piano politico, fino al punto di impantanarsi nel tema, così distante e improprio, dell’omofobia, ipotizzando un decreto legge sul reato di opinione che manda tutti in crisi, destra, centro e sinistra. Un altro sgarbo alla “verità che vi farà liberi”. Ritorniamo a Francesco D’Agostino il quale è pienamente convinto che la cosa non giova agli omosessuali se non su un piano meramente simbolico e “contribuisce a mettere ulteriormente in crisi l’istituto del matrimonio tradizionale che appare già, in sé e per sé, nel mondo secolarizzato di oggi molto malconcio”. Mi permetto di richiamare infine l’attenzione dei politici (onorevoli) che stanno manipolando una bomba multidimensionale che potrebbe ricadere su di loro con effetti devastanti sul piano culturale, sociale e politico, specialmente sulla loro stessa credibilità.
Raffaele Mazzoli