Inatteso, sorprendente e beneficante il dono di grazia che ha ricevuto la parrocchia di Monteciccardo dalla visita di due giorni del Vescovo brasiliano Mons. Gilio Felicio della Diocesi di Bagè nella regione di Rio Grande do Sul (a circa 1900 km da Rio de Janeiro!). Una visita scaturita dalla corrispondenza con Suor Rosa, religiosa di quella Diocesi, ospitata dal parroco anni fa, e dal conseguente sostegno da parte di Don Giuseppe Cenci di alcuni progetti intrapresi dalla diocesi brasiliana a favore dei più deboli.
Proveniente da Roma, dove era stato in visita dal Papa, è arrivato venerdì 23 agosto in serata ed è stato alloggiato per la notte presso l’accogliente ambiente delle suore di Ginestreto delle quali il Vescovo ha gradito e apprezzato la squisita ospitalità celebrando anche una Santa Messa presso la loro cappella la domenica sera.
Sabato mattina, come prima cosa Mons. Gilio ha voluto conoscere e salutare il nostro Arcivescovo, visitando quindi la Cattedrale e la chiesa dei Cappuccini, meravigliandosi alla vista del mare dall’alto di Via Rossini (la sua Diocesi dista infatti parecchi chilometri dal mare). Quindi ha dedicato il tempo restante a conoscere da vicino la nostra piccola realtà visitando famiglie, ammalati e incontrando i giovani nei luoghi da loro quotidianamente frequentati. La sera ha celebrato Messa a Sant’Angelo in Lizzola.
Domenica mattina ha celebrato sia la Santa Messa delle 9,30 alla chiesetta di Villa Ugolini, che quella comunitaria delle 11,00 a Monteciccardo. Nell’omelia il Vescovo, ricordando l’esperienza della Giornata Mondiale della Gioventù di Rio, in cui l’aiuto fraterno ed il sostegno reciproco hanno permesso di affrontare e superare tutte le difficoltà, ha esortato la nostra comunità (per l’occasione più numerosa del solito in questa stagione, con la rappresentanza di tutte le fasce di età) a vivere concretamente la fratellanza nella realtà di ogni giorno e nella quotidianità di ogni incontro.
Al termine ha voluto salutare uno ad uno tutti i presenti, fermandosi a parlare cordialmente con tante persone nonostante la difficoltà della lingua, non sottraendosi ad una serie di foto ricordo con l’intera comunità. Nel pomeriggio ha fatto visita alle Piccole Ancelle del Sacro Cuore di Via Amendola a Pesaro.
Alla sera poi, per il commiato, ci siamo ritrovati una ventina di persone (giovani e famiglie) per una cena frugale a base di pizza e birra ad ascoltare alcune sue testimonianze. La sua diocesi (estesa quasi quanto la superficie del Belgio) si trova ai confini dell’Uruguay e conta circa 380.000 persone con appena 30 sacerdoti! Per la GMG ha presieduto il faticoso pellegrinaggio a Rio de Janeiro con un gruppo di 120 giovani più un’ottantina di accompagnatori, portandoci tutta la gioia e l’entusiasmo di quell’esperienza, manifestate anche nel canto e nella letizia dello stare insieme. Ci ha confidato anche di aver aderito volentieri, insieme agli altri vescovi presenti, al balletto “flash-mob” organizzato dai giovani prima della Santa Messa sulla spiaggia di Rio in attesa del Santo Padre, balletto che è stato mostrato dalle riprese televisive dell’evento.
L’allegria della serata si è rivelata in una lunga serie di canti della tradizione italiana (alcuni dei quali peraltro da lui ben conosciuti) e di inni delle varie edizioni della GMG. Il Vescovo poi ci ha sorpreso cantando, accompagnandosi da solo con la chitarra, un bellissimo canto mariano in lingua portoghese dimostrando di avere anche una splendida voce.
Lo stare insieme così fraternamente, pur conoscendosi solamente da poche ore, ha stupito tutti noi presenti. La sua affabilità, la sua cordialità, amabilità e simpatia, ce lo hanno reso così familiare che al saluto finale è stato per noi naturale abbracciarlo. Ci ha commosso quando salutandoci ci ha ringraziato dicendoci che per lui noi siamo stati un dono di Grazia, mentre ovviamente lo è stato molto di più lui per noi.
Come non sentire in quell’abbraccio il balsamo degli abbracci di Papa Francesco nei suoi “tuffi” tra le folle di fedeli. Anche il Vescovo Gilio, uomo di Dio venuto dalla lontana periferia del mondo, ha voluto conoscere e familiarizzare con la realtà più periferica della nostra diocesi, lasciandoci una gioia profonda ed una benefica nostalgia di quello sguardo e di quel sorriso. Ora dobbiamo e vogliamo restare uniti nella preghiera reciproca, chiedendo al Signore che la sua testimonianza fedele e gioiosa diventi stimolo, esortazione e sostegno per la nostra fede.
Gabriele Bonazzoli