URBANIA – Non si spegne, nella città durantina, il culto a san Cristoforo ed il corale fervore per preparare il più degnamente possibile – anche quest’anno – le feste patronali, con un ricco carnet di appuntamenti religiosi e culturali. Innanzitutto due prestigiosi concerti: il 17 luglio si e tenuto in Cattedrale, il concerto d’organo di Kinue Aota, organista della Cattedrale di Tokio; il 29 luglio, al Museo Diocesano, alle 21, si terrà il concerto dell’ensemble “Il Giardino Barocco” (oboe: Nelita Maiolatesi; flauto: Maria Sole Mosconi; cembalo: Lorenzo Antinori).
Per quanto attiene poi alla parte preponderante della festa, quella religiosa, nei giorni 21, 22 e 23 luglio in preparazione alla solennità di san Cristoforo (25 luglio), sarà sospesa la messa vespertina d’orario e si celebrerà un triduo di preparazione (santa messa con omelia) presieduto da don Andreas Fassa, alle 21. Le celebrazioni saranno animate dalle corali urbaniesi. Mercoledì 24 luglio, alle 21, in concattedrale si terrà la tradizionale celebrazione dell’Inno. Giovedì 25 luglio, solennità di san Cristoforo, sante messe alle 7.15, alle 9 ed alle 10.30. Alle 20.30 la S. Messa pontificale presieduta dall’Arcivescovo mons. Giovanni Tani, seguita dalla processione per le vie della città.
Domenica 28 luglio, festa della Madonna dei Portici, le sante messe del mattino saranno ad orario festivo. Nel pomeriggio, alle 17.30 canto del Vespro e delle Litanie ed, alle 18, in piazza san Cristoforo, benedizione delle auto con il santo omero di san Cristoforo. La festa sarà preparata venerdì 26 ed sabato 27 luglio dalla recita del rosario e delle litanie.
Con cuore aperto il parroco di Urbania mons. Piero Pellegrini ci confida il suo profondo auspicio: «I nostri Santi Patroni aiutino le famiglie, i giovani, i malati e quanti ricercano la giustizia e la pace, “a non lasciarsi rubare la speranza” di un Padre che ci ama e provvede. Madonna dei Portici e S. Cristoforo intercedete per noi. Per questo intendiamo rinnovarne la memoria, affinché diventi stile quotidiano di vita alla riscoperta della vera fede, come afferma papa Francesco in un passaggio della sua prima enciclica: “Nella fede, dono di Dio, virtù soprannaturale da Lui infusa, riconosciamo che un grande Amore ci è stato offerto, che una Parola buona ci è stata rivolta e che, accogliendo questa Parola, che è Gesù Cristo, Parola incarnata, lo Spirito Santo ci trasforma, illumina il cammino del futuro, e fa crescere in noi le ali della speranza per percorrerlo con gioia” (Lumen Fidei, 7)».
MB