“Internet mi collega con il mondo”. La risposta è: “Ma se non sopporti nemmeno il vicino di pianerottolo …”. Enrico Mentana ha chiuso il suo spazio su Twitter: troppi insulti e spesso gratuiti. Altri si stanno allontanando dal Web. Il problema è che solo il fatto di possedere un computer ed un collegamento autorizza anonimi interlocutori ad offendere e seccare il prossimo. Anche i telefoni permettono l’anonimato, ma per fortuna gli apparecchi di ultima generazione mettono subito in mostra il numero del chiamante. Se appare la scritta numero privato è opportuno riattaccare. Può essere solo un Call center o un seccatore. Io voglio vedere chi mi chiama. Ad esempio sono iscritto a Facebook perché sullo schermo appare il nome e il volto di chi mi manda un messaggio. Di fronte a “Rosy ‘90” ed un disegnino manga tolgo l’amicizia e Rosy non mi disturba più. Di fronte ad una lettera anonima (ma il Web le ha rese obsolete) si usa il cestino della carta straccia, di fronte ad una telefonata anonima si riattacca senza commenti, di fronte al matto che ti inveisce contro in via Branca ci si allontana velocemente. Non si capisce perché si debbano sopportare le offese via Internet. E’ allora opportuno utilizzare tutti i modi possibili per evitare di essere disturbati più del necessario, serve un filtro per eliminare le impurità.
Internet mi collega col mondo, purtroppo collega anche il mondo con me, questo è il guaio.
Alvaro Coli
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