Sono passati dieci anni da quel giorno in cui il Signore, attraverso una voce molto autorevole mi invitò a diventare diacono permanente. Ricordo, come fosse ieri, come l’invito mi lasciò lì per lì sorpreso: “Perché proprio io Signore?” era il timido pensiero dominante.
Poi ben consapevole delle mie fragilità risposi non un sì deciso e diretto ma un timido “Ci provo”. Intrapresi così un cammino di preparazione che mi portò ad iscrivermi all’Istituto di Scienze Religiose dell’Università di Urbino, corso che iniziai a frequentare non senza difficoltà derivanti soprattutto dalla mancanza di allenamento mentale verso lo studio ormai abbandonato da tanti anni; difficoltà che si faceva sentire nonostante gli ottimi risultati riportati negli esami sostenuti e la bellezza del clima che si era instaurato sia con i professori che con i compagni di corso. Man mano che proseguivo nello studio sentivo nel cuore di non essere ancora pronto; avvertivo dentro di me la necessità di dover crescere ulteriormente. L’amore verso la Chiesa era forte ma sentivo che dovevo raggiungere una maggiore maturità in campo spirituale. Decisi così di sospendere il cammino ma la chiamata al diaconato ogni tanto si faceva risentire. In questi anni sono cambiate tante cose nella mia vita; debbo riconoscere di aver avuto anche tante grazie che in maniera particolare attribuisco alla forte intercessione di Maria. La sua protezione materna ha smussato tante di quelle spigolosità presenti nella mia vita; mi stavo pian piano innamorando della preghiera in particolare del rosario e dell’adorazione eucaristica. In questo contesto sentivo giorno per giorno crescere nel cuore un legame profondo con il Signore che si concretizzava in un sempre più forte sentimento di appartenenza alla Chiesa.
Mi son sentito perfino un codardo osservando gli amici diaconi permanenti più giovani di me che non hanno esitato a dire si e tutt’ora servono con amore e dedizione il Signore nella nostra Chiesa di Urbino-Urbania-S. Angelo in Vado. Ultimamente la chiamata si è fatta nuovamente sentire più decisa anche grazie al sostegno e la vicinanza di Don Davide. Le grazie dal cielo sono state abbondanti in questi ultimi anni e il sentire l’amore materno di Maria che mi accompagna mi ha portato ad essere più fiducioso fino a decidere di dire a Dio il mio sì.
Domenica 24 giugno, a Pelingo sono stato presentato al Arcivescovo Giovanni come uno dei due candidati della nostra diocesi al cammino di discernimento per il Diaconato permanente. Sono felice di questo evento perché per me è stato un confermare un impegno verso il Signore che era latente. Da quel momento la gioia di questa scelta mi riempie di felicità e fiducia.
Non so se alla fine di questo cammino di discernimento sarò reputato idoneo e quindi verrò ordinato diacono; affido con fiducia questo cammino nelle mani di Dio contando soprattutto sulla protezione di Maria che son certo continuerà a vegliare su di me e sulla mia famiglia dato che questo percorso coinvolgerà anch’essa. Affido a tutta la comunità ecclesiale e in modo particolare al gruppo di Rinnovamento nello Spirito, al Gruppo Eucaristico mariano, alla comunità Francescana di Urbino e a quanti mi conoscono e mi vogliono bene questo cammino che sto per intraprendere confidando nel sostegno di tutti attraverso la preghiera, nella speranza che questo bel dono che mi appresto a ricevere a Dio piacendo, arricchisca la Comunità e diventi di stimolo anche ad altri.
Stefano Mancini Zanchi
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Ciao Stefano, sono senza parole, ma sono veramente felice per te, ti faccio tantissimi per il tuo nuovo cammino.
Stefano Paolini